VIAGGI: La Strada Romantica – Da Würzburg a Rothenburg ob der Tauber, Germania

Salve! A fine agosto sono stato in vacanza in Germania, date anche le misure restrittive più blande per i vacanzieri e la situazione sanitaria migliorata. Naturalmente, non posso esimermi dall’impestare le vostre bacheche con dei post in merito a ciò che ha caratterizzato il mio girovagare. Ho percorso la Romantische Straße, un itinerario che si snoda grosso modo da nord a sud lungo la Baviera e una piccola parte del Baden-Württemberg, contraddistinto da paesini storicamente interessanti e castelli. C’erano solo due persone con cui avrei potuto fare questo viaggio: la mia ragazza e l’amico con cui da oltre dieci anni mi trovo a passeggiare e chiacchierare nel solito paesello a metà strada tra noi, cosa per cui probabilmente ci hanno etichettati come “i due famosi gay del villaggio”. Alla fine, è toccato alla mia ragazza.
Partiamo allora dalla prima città della Straße e scendiamo verso l’Austria!

Würzburg consta di circa 130.000 abitanti, ed è la seconda città per dimensioni della Strada Romantica. A me girare in auto per le località grosse, soprattutto se non conosco benissimo il loro codice stradale, mette un po’ disagio. Sono riuscito a trovare, prima della partenza, un parcheggio gratuito a distanza non esagerata dal centro. Giunti lì, abbiamo scoperto un’area enorme e selvaggia sotto la legge del più forte, del più furbo e del più veloce… o solo del più culone. Aree di sosta regolamentari e altre, più numerose, ufficiose che venivano contese da centinaia di persone. Essere anche il parcheggio di chi si recava a fare i test Covid in una tensostruttura lì vicino non ha giovato. Dopo solo mezzora di scoramento e vagare, siamo riusciti a posteggiare e ci siamo incamminati verso la zona storica.
Come molte città grosse, Würzburg non è bella nell’interezza della sua area centrale: non mancano edifici che sono esteticamente piuttosto normali, se non brutture, sommati ad altri decisamente moderni. Ciò può dipendere anche dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale ma, rispetto alla carinità di altri paesini della Strada, è un po’ deludente. Ma, sempre come per molte città grosse, il suo pregio sono i singoli edifici di interesse storico-artistico. Il primo che devo nominare è la Residenz, palazzo del principe vescovo costruito a metà Settecento, ricco di pitture di Tiepolo. Si tratta di un Patrimonio UNESCO che merita una visita all’interno, peccato non si possano fare foto. Restaurato dopo la guerra, la sua visita non è pesante, anche se forse un po’ troppo breve. Bellissimo è l’affresco sul soffitto realizzato dall’artista italiano, ma anche le decorazioni di varie stanze non deludono. Al termine, consiglio un giretto nei giardini.


Dopo aver mangiato decentemente in un ristorante – evento molto raro in questa vacanza – ci siamo dedicati alle altre attrazioni. La zona più bella è probabilmente quella che ruota intorno a Municipio (Rathaus) e Cattedrale di St. Killian (Dom). Tuttavia, vale la pena passeggiare fino a raggiungere la Marienkapelle, la sede dell’Università o la Collegiata di Neumünster. La vista sul fiume Meno non è delle migliori al mondo, ma permette di dare uno sguardo dal basso a un’altra bella attrazione, la fortezza Marienberg, che si erge spavalda in cima a un colle.
Nonostante le difficoltà logistiche, insomma, la visita è piacevole e non mancano elementi di pregio, pur inseriti in un contesto piuttosto standard.

A una quarantina di minuti in auto si trova Bad Mergentheim che, invece, è uno dei tipici paesini della Strada Romantica. Si trova nel Baden-Württemberg e ha sui 25.000 abitanti. Da bravo barbone, ho sfruttato i parcheggi di Lidl, Aldi e discount vari ogni volta che ho potuto, quindi anche in questo caso ho posteggiato presso il Netto, a soli 450 m dal centro. L’area storica è piccina e monopolizzata dalla Marktplatz, ma è molto carina. La vera sorpresa, però, è stata il Castello dell’Ordine Teutonico (Deutschordensschloss), attaccato alla propria chiesa, che però ora è evangelica. Siamo rimasti molto colpiti dalla struttura possente colorata di bianco del castello, con le sue decorazioni semplici, forse perché non ci aspettavamo chissà cosa.

In 16 minuti si raggiunge Weikersheim, che come molte altre località della zona ha il nome che termina in -sheim. Ha solo 7.500 abitanti, perciò il suo centro è minuscolo, ma vi si trova un castello pregevole con giardino e orangerie. La visita al paesello richiede davvero poco tempo, ma può essere una tappa piacevole se avanza un po’ di tempo e lo si vuole riempire in maniera proficua. In questo caso, abbiamo sfruttato il parcheggio del Rewe.

Piazza con castello sullo sfondo.

L’ultima tappa che voglio citarvi oggi è Rothenburg ob der Tauber, di nuovo in Baviera, che è forse la mia località preferita della Strada. Oltre ad avere un comodissimo parcheggio gratuito a ridosso delle mura, possiede le suddette mura, che sono tanta roba. Contraddistinte da torrette e spesso affiancate da giardini, rendono perfettamente l’idea di una realtà sopravvissuta dal Medioevo a oggi attraverso le vicissitudini della Storia. Il centro è a sua volta ben conservato, con le tipiche case tedesche dal tetto a punta e dipinte di colori diversi. Lo scorcio più apprezzato è il cosiddetto Plönlein che, pare, ha ispirato certe ambientazioni del film d’animazione Pinocchio (io non lo ricordo, quindi non posso confermare). La Marktplatz è molto bella e vi si affacciano alcuni tra gli edifici più importanti del paese. Per concludere, pure la Chiesa di San Giacomo ha un suo perché.

Vi piacerebbe visitare questi luoghi? O li avete già visti? Nella prossima tappa scenderemo ancora lungo la Strada Romantica!

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4 risposte a VIAGGI: La Strada Romantica – Da Würzburg a Rothenburg ob der Tauber, Germania

  1. Più che per Pinocchio io lo ricordo per Monkey Island, il videogame degli anni ’90. Bellissimi posti!

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  2. Che meravigliosa meraviglia! 😃

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  3. Nick Shadow ha detto:

    Sulla Romantische Straße (che purtroppo non ho mai fatto per intero) ho visto Rothenburg (visto senza fare la Romantische Straße, anzi, che era sulla quella strada l’ho scoperto dopo! noi ci siamo arrivati in treno da Norimberga), un chicchino, cioè davvero una dolce meraviglia (ho commesso anche l’errore di entrare nel gigantesco negozio natalizio di Käthe Wohlfahrt: mi sono sognato angioletti e marzapane per giorni!)…
    A Rothenburg ci è successa una cosa divertente… mia moglie è marchigiana e da loro i dolci di carnevale che in Toscana sono i “cenci” (in altri luogo sono “chiacchiere”) si appellano “sfrappe”…
    A Rothenburg vedevamo le vetrine delle pasticcerie con esposti i dolci tipici, i Rothernburger Schneeball, le palle di neve di Rothenburg, tutti ricoperti di glasse varie: ci siamo chiesti di cosa fossero fatti, cioè cosa nascondesse la glassa…
    ne abbiamo trovati un paio senza glassa nel Markt, contrassegnati come Original Schneeball!
    Sono, fondamentalmente, “cenci” sistemati come una palla…
    una volta visto questo, mia moglie, nel mezzo al Mark, ha urlato: «Aaaah, ma sso’ sfrappe!» facendo scalpore in mezzo ai compassati tedeschi! [tra l’altro, nel marchigiano centrale, la S iniziale seguita da consonante fa esattamente come in tedesco: si “imbiascica”, sicché è venuto fuori quasi un Schfrappe! che in tedesco magari è un insulto!)

    Ho percorso un po’ della Romantische Straße estremamente meridionale da Garmisch per andare a Neuschwanstein e a Füssen, e poco lontano da quell’itinerario c’è la Wieskirche (bellissima)

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