VIAGGI: San Francisco, Stati Uniti

Frisco è stata l’ultimo luogo che ho visitato negli Stati Uniti. Mai più ho rimesso piede su quei lidi lontani. Anche allora, sentendo la vacanza agli sgoccioli, mi sentivo un po’ demoralizzato. Eppure, la città più europea, sinistrorsa, spocchiosa, ecologista, LGBTQ+-friendly d’America mi aspettava, riservandomi delle ultime, piacevoli giornate.

Così neoclassico…

A differenza della sorellona meridionale, Los Angeles, San Francisco si gira molto bene, anche a piedi. Ovviamente, pretendere di raggiungerne ogni anfratto in pochi giorni senza mezzi di locomozione è velleitario, ma è possibile visitarne il centro senza difficoltà armandosi di un po’ di voglia di camminare. E, a dirla tutta, non mancano le attrazioni, anche senza considerare il piacere di gironzolare in un ambiente nuovo e vivace. Sono tanti i luoghi che meritano un’occhiata, mi limiterò a elencarli in ordine sparso, senza troppe pretese.

Nel distretto finanziario, il mio compagno di viaggio aveva gli occhi a forma di stellina (o di dollaro?) tanto brillavano. Non essendo mai stato in una metropoli americana, la vista dei numerosi grattacieli lo ha letteralmente estasiato. Era tentato di lasciare il proprio curriculum vitae ovunque per venire assunto da qualche banca o compagnia di assicurazioni e trasferirsi lì. Io, invece, mi sono più prosaicamente entusiasmato alla vista di un Taco Bell, che temevo di non riuscire a trovare prima della fine della mia vacanza. Ne abbiamo approfittato per un insalubre pasto.
Anche il “centro storico” (non credo possa davvero chiamarsi così) è molto bello: è contraddistinto dal municipio in stile neoclassico, da un monumento ai pionieri e ai 49ers e dalla meravigliosa biblioteca, dove turisti e barboni entrano per fare pipì, in quanto ad accesso libero.

Passando ai quartieri più coloriti, immancabile è una tappa a China Town, delimitata da porte in stile cinese e strabordante di ristoranti, negozi e bancarelle che vendono… cineserie. Non sono un grande amante di questa roba, ma è stata un’esperienza divertente. Poco lontano sorge poi anche il quartiere italiano, sebbene in questo caso l’etnicità sia meno marcata, pur abbondando le pizzerie.
A questo punto, tanto vale allungare un po’ e inerpicarsi su per Lombard Street, celebre per essere la strada più tortuosa del mondo (una targa lo ricorda).

Verde urbano niente male. Ci siamo ristorati su una panchina di un giardino che cresce sopra a un edificio.

Non posso, però, non citare la zona del porto. Oltre al celebre (perché, poi?) Pier 39, la zona è interessante per la sua vivacità. Si tratta di un’area molto turistica, invasa da frotte di vacanzieri. La nostra ultima cena negli Stati Uniti è avvenuta proprio su uno dei moli (tra l’altro un americano mi ha fatto i complimenti perché indossavo una maglietta della birra Duff).
Dal famoso molo si può scorgere Alcatraz e, sempre dalla zona portuale, è possibile salire a bordo di un battello per una visita guidata. Altro elemento-simbolo visibile è il Golden Gate Bridge. Per ammirarlo meglio, consiglio di recarsi sulla sponda opposta, servendosi di un mezzo pubblico.
Noi, dopo aver fotografato più volte la celebre struttura rossa, abbiamo girovagato per il quartiere di Sausalito. Qui, le case vittoriane e l’aspetto europeo per cui la città è celebre raggiungono l’apogeo. Tra lo sferragliare di uno dei tipici tram e il quieto riflusso delle onde, ci siamo rilassati facendo uno spuntino in un ristorante lungo la riva.

Golden Gate Bridge.

Certo, San Francisco non sarà la tipica città americana rude, virile, destrorsa e con un fucile sempre carico sul tettuccio dell’auto, ma vince a man bassa contro Los Angeles. Anche se, per me, l’America più vera resterà quella dei piccoli paesini nel nulla con pochi abitanti che si ostinano a vivere a centinaia di metri l’uno dall’altro.

Voi siete mai stati qui?



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6 risposte a VIAGGI: San Francisco, Stati Uniti

  1. Sam Simon ha detto:

    Non ci sono mai stato ma mi è piaciuto leggere il tuo resoconto e vedere queste belle foto, grazie!

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  2. Daniele Artioli ha detto:

    Non sono mai stato negli Stati Uniti, e devo dire che se dovessi scegliere una prima meta probabilmente andrei sulla east coast (New York, Boston e Maine). Los Angeles non ha mai avuto particolari attrattive per me se non soltanto per quello che riguarda Hollywood; non è una città che andrei a visitare per puro piacere, al contrario proprio di San Francisco, che mi ispira moltissimo. Il mio sogno, però, sarebbe fare il coast-to-coast in macchina; quella sarebbe davvero un’avventura!

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  3. Per me invece è stata la prima città del mio primo viaggio negli Stati Uniti. Da allora ci sono tornata e trovo che abbia qualcosa di particolare che la rende diversa da tante altre città americane.

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  4. Lucy the Wombat ha detto:

    Ci sono stata ormai tanti anni fa, mi pare fosse il 2008 o 2009. Si poteva ancora prendere una stanza d’albergo di media categoria senza farsi spennare come succede ora. Gli affitti erano già molto cari ma conoscevo qualcuno che riusciva a viverci. Pare che ora sia impossibile e che la città si sia trasformata molto, con disparità sociali estremizzate. Tu quando ci sei andato? Perché dici spocchiosa, se posso chiedere? 😀

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