VIAGGI: Borghi del Molise, Italia

Oggi vi porto un po’ a zonzo per la Regione italiana che, mi dicevano, non esiste (Molisn’t). Ho deciso di visitare alcuni dei suoi paesini e, in particolare, quelli che fanno parte dell’associazione dei borghi più belli d’Italia. Potrebbe essere un’idea per un fine settimana.

La prima città di cui vi parlo è Agnone (Isernia). Invero, non è niente di ché. Tuttavia, ne avevo sentito parlare bene su vari siti di viaggio e, essendo tutto sommato la Regione piuttosto piccola, non mi costava granché inserirla tra le tappe. Le uniche attrazioni degne di nota, a mio avviso, sono due. La prima – e più celebre – è la Pontificia Fonderia di Campane Marinelli, da molti ritenuta l’azienda italiana più antica ancora in attività. La sua sede ospita anche un museo dedicato, ovviamente, all’arte della realizzazione di oggetti in metallo. La seconda cosa che mi ha colpito positivamente è la sede locale dell’Università del Molise, che presenta un chiostro carino di cui vi allego una foto. Per il resto – e spero di non ferire nessuno – Agnone non mi è sembrata questa gran roba, anzi è piuttosto fatiscente e trascurata in alcuni suoi edifici, elemento che ho ritrovato spesso.

La sede universitaria di Agnone.

Successivamente ci siamo recati a Frosolone (Isernia). Se Agnone non mi ha colpito – ma non aveva neppure la pretesa di farlo – Frosolone si vanta di essere uno dei borghi più belli d’Italia e, di conseguenza, le sue mancanze sono un po’ più gravi. Mi duole dirlo, ma in questo caso lo stato di degrado dei suoi edifici mi è risultato un po’ eccessivo per poter affermare che la sua presenza nella lista dei borghi sia meritata. In molti casi basterebbe solo dare una mano di vernice per rendere il tutto un po’ meno squallido. Sono consapevole che la vecchiezza è un valore aggiunto in queste realtà, ma c’è modo e modo di invecchiare. Diciamo che Frosolone è più bella vista da lontano, magari fotografando uno scorcio da un rilievo appenninico.

Scorcio di Frosolone.

Proseguendo il gironzolare, ho potuto constatare che in Molise esistono sostanzialmente due tipi di strade: i mega-viadotti e i tratturi. Le vie di mezzo sono una rarità. Servendoci di queste meraviglie della viabilità, ci siamo recati a Oratino (Campobasso). Questa volta, sono stato piacevolmente colpito. Il Paese si vanta abbastanza di appartenere alla lista sopracitata, e ne ha motivo: molto meglio curato, presenta inoltre vari scorci molto carini, un paio di chiese che meritano e la celebre Rocca. Posta in realtà a qualche chilometro – ma visibile dall’alto dal paese – è una struttura militare situata su un’altura e che spicca da lontano. Mentre passeggiavamo, un locale ci ha fermati dicendo “Ho visto che fate delle foto, se volete vedere una bella cosa, c’è la fontana che risale ai tempi della transumanza, non troppo distante da qui”. Alcune anziane ci hanno poi aiutato fornendoci indicazioni per raggiungere quella che loro chiamano amichevolmente “la piscieria” (perché zampilla acqua, presumo).

La rocca di Oratino vista dal Parco di Via Sotto Palazzo.

Successivamente, è stata la volta di Sepino (Campobasso). In realtà, la tappa vera è stata Altilia, iper-consigliata in guide e siti, e a ragione. Piccola frazione di Sepino, consta sostanzialmente di un ristorante e di rovine romane, peraltro poco segnalate. L’ingresso è gratuito, ma nessuno ti fa da guida (perlomeno nell’estate 2020, in tempo di Covid-19). Devo dire che la città di Saepinum è una meraviglia, uno dei più belli tra gli esempi di resti romani che abbia visto. Le strade, il tempio, le botteghe, il teatro, le case… i resti sono numerosi e ben conservati. Ci ho trascorso ore. Particolarità interessante è la presenza di edifici più moderni inframmezzati a quelli antichi: essendo stati liberati per non intaccare ulteriormente le vestigia archeologiche, sono in sostanza una seconda città abbandonata. Si inseriscono anche bene nel complesso, non le ritengo brutture che rovinano i resti. Uno di essi funge da museo (che era chiuso).
La città vera e propria di Sepino, invece, è piuttosto modesta. Anch’essa fa parte dei borghi più belli d’Italia, ma non so se per meriti suoi o per Altilia. Meglio delle due precedenti, comunque, ma niente di ché. Per i più audaci, in zona c’è anche Saipins, la città sannita. Non siamo stati in grado di visitarla, ma da quello che ho capito è sperduta tra i boschi e in stato di degrado e abbandono, perciò occorrerebbe pianificare una scarpinata. Potrebbe però valerne la pena.

Il teatro romano di Altilia.

La sosta successiva è stata da me scelta per pura curiosità intellettuale. Si tratta di Civita Superiore, frazione di Bojano (Campobasso). Non è un borgo abbandonato di quelli che tanto mi piacciono, ma ci va vicino. Arroccato su un’altura, aveva un tempo funzione strategica. Su uno sperone posto ancora più in alto rispetto all’abitato – e raggiungibile a piedi – si ergono delle mura. La struttura risale all’epoca normanna, ma venne ricostruita e riutilizzata fino a inizio Ottocento. La visita a questi resti mi è piaciuta molto, anche se in molti casi si tratta di piccoli muriccioli e solo alcuni conservano parte dell’antica possanza. Anche il paesino, però, è carino. In questo caso, infatti, la fatiscenza non toglie ma aggiunge valore, perché conferisce un’aria da luogo di prossimo abbandono. In realtà ho visto pure dei bambini – non solo anziani, quindi – ma credo fossero nipoti dei pochi abitanti, perché non oso immaginare come possa essere vivere qui isolati. C’è perfino un parco giochi a metà dell’altura che da Bojano porta a Civita e mi sono figurato la scenetta della mamma che dice ai figli “Bimbi, oggi si va al parchetto!” e loro “Yeeeeh!”. Ok.
Il paesino, dicevo, mi è pure piaciuto, ha un suo fascino e una sua bellezza rustica. Pure la chiesetta e la piazza (con tanto di campana della Fonderia Marinelli con effigi di Mussolini) non sono male.

Parte di Civita Superiore fotografata da un’altra.

In seguito, abbiamo fatto tappa alla Basilica dell’Addolorata, nel Comune di Castelpetroso (Isernia), ma posta a diversi chilometri da quest’ultimo. Nonostante l’aspetto antico risale a fine Ottocento / inizio Novecento. Vista dall’esterno appare molto maestosa, anche grazie allo spiazzo che la circonda. All’epoca era estate, ma ho visto foto del luogo con la neve e devo dire che ha un fascino ancora maggiore. Esiste poi la possibilità di recarsi nel luogo delle apparizioni che hanno reso speciale questa località e indotto a costruirvi la basilica. Si tratta di una semplice passeggiata nel verde.
Anche vista da lontano, lungo la strada, la chiesa fa un bell’effetto, spiccando sul fianco della montagna.

Basilica santuario di Maria Santissima Addolorata.

In conclusione, siamo giunti a Fornelli (Isernia), forse il più bello tra i quattro borghi della lista. Ci siamo arrivati passando per una lunga stradina in salita ricca di tornanti e ville enormi: un accesso così strano che temevamo che il navigatore ci stesse depistando. Ma, infine, eccoci arrivati. Piuttosto curato, il paese è pieno di vicoli che lo dotano di quegli scorci che rendono belli i borghi. Oltretutto è arricchito da numerosi vasi con fiori che, uniti ai colori di alcune case, danno un aspetto allegro ed elegante al posto. Le chiese hanno un loro perché ed è perfino dotato di mura, che non guastano mai. Insomma, ritengo che sia giustamente una meta suggerita spesso (la proprietaria del B&B in cui abbiamo alloggiato ce l’aveva proposta, assieme ad Altilia, a posteriori).
In conclusione, una nota di merito ai molisani, che ho trovato molto cordiali e gentili.

Scorcio di Fornelli.

Qual è il vostro parere?

Questa voce è stata pubblicata in Viaggi e contrassegnata con , , . Contrassegna il permalink.

2 risposte a VIAGGI: Borghi del Molise, Italia

  1. Fritz Gemini ha detto:

    Fornelli è stupenda! Che bello il Molise.. mai stato. Mi piacerebbe visitarlo.

    Piace a 1 persona

  2. The Butcher ha detto:

    Il Molise ha dei panorami veramente stupendi.

    Piace a 1 persona

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.