LIBRI: Proposte di lettura natalizie… ebbene sì, ci sono cascato pure io

Come dicevo già per Halloween, i post a tema mi lasciano sempre un po’ meh, non tanto per la loro qualità intrinseca, quanto perché, a ogni occorrenza, mi ritrovo la home invasa. Dall’altro lato, però, mi sentivo uno st****o a ignorare di proposito tutti gli anni le festività, così per il 2020 ho deciso di annoiarvi a mia volta. Probabilmente non lo farò mai più, mi sto già pentendo ora. Passiamo oltre. —>
Ho cercato di proporvi delle letture un po’ alternative, mi direte poi se sono riuscito nel mio intento.


Apocrifi del Nuovo Testamento
di AA.VV. (I-VI secolo)
Il libro veramente più hipster e alternativo sul Natale sarebbe la Bibbia, anche perché, in fondo, se oggi si festeggia così diffusamente è per via di quelle poche righe nei Vangeli. Tuttavia sono consapevole che quasi nessuno leggerebbe veramente la Bibbia, quindi vi propongo un’alternativa – che pure quasi nessuno leggerebbe.


I testi apocrifi e agnostici sono tantissimi e non tutti parlano della nascita di Gesù. Ce n’è un gruppetto, però, che viene chiamato dei “Vangeli dell’infanzia”, che può offrire uno sguardo alternativo sul celebre evento. Essi comprendono, tra gli altri, il Vangelo di Giacomo, il Vangelo dell’infanzia di Tommaso, il Vangelo dello Pseudo-Matteo e la Storia di Giuseppe il falegname.
Leggendoli credo si possa comprendere come mai si sia scelto di escluderli dal corpus canonico: spesso si tratta di storielle davvero fantasiose e, in ogni caso, la maggior parte dei testi ha una datazione molto tarda. Può però essere “divertente” affrontarli come diversa prospettiva.
Io ho letto il saggio The Apocryphal Gospels – Texts and Translations di B. Ehrman e Z. Plese (2011), ma su internet si trovano facilmente varie traduzioni. Anni fa lessi anche I vangeli gnostici di Gesù di M. Meyer (2007), ma non mi colpì molto favorevolmente, forse ero ancora giovane e impreparato. In ogni caso, i testi gnostici sono ancora più “fuori di testa” di quelli apocrifi.

Oz-related 04

Vita e avventure di Babbo Natale
di L. Frank Baum (The Life and Adventures of Santa Claus, 1902)

Immaginate la mia sorpresa quando mi sono trovato affascinato da questa storia. Mi aspettavo una storiella leggera e infantile – e l’ho trovata, non lo nego – ma la parte iniziale mi ha colpito per la sua poesia e per la capacità di illustrare la Foresta di Burzee e i suoi abitanti. A tratti mi è parso di non avere di fronte lo scrittore di Il meraviglioso mago di Oz, ma un altro dai toni più malinconici e delicati. Il titolo del libro è veritiero: ci viene narrata la vita di Babbo Natale da quando è neonato fino alla vecchiaia, una scelta piuttosto inconsueta e che ho apprezzato molto – e infatti prediligo i primi capitoli. Pur reinventando parecchio la storia e il mito del personaggio, il risultato finale è apprezzabile. Anche i personaggi secondari sono carini. Per forza di cose, è particolarmente fiabesco.

Si incamminò coraggiosamente per andare incontro al suo destino – il destino della razza degli uomini – i travagli e il lavoro.

Ok, Baum, qui mi hai fatto un po’ male.
Ne esistono anche edizioni italiane: mi vengono in mente Mattioli 1885 del 2010 e Garzanti del 2016. Baum, inoltre, scrisse anche un racconto con lo stesso personaggio, A Kidnapped Santa Claus (1904).

Lettere da Babbo Natale
di J. R. R. Tolkien (Letters from Father Christmas, 1976)
Bellissimo piccolo tesoro che contiene le lettere che Tolkien scrisse ai propri figli nel periodo natalizio, fingendo che provenissero da Babbo Natale in persona. Il vecchio porta-doni racconta ogni anno ai bambini le sue avventure e le sue peripezie in compagnia dell’Orso Polare, degli Gnomi e di altre creature che lo assistono. Storielle narrate con candore, ironia, affetto. L’edizione che ho letto – Bompiani, 2017 – include le immagini delle lettere e dei disegni originali dell’autore, oltre che delle buste con i francobolli del Polo Nord. L’impegno, la fantasia e la dedizione di questo papà traspaiono dai testi e dalle figure. C’è anche una punta di nostalgia nel notare che, passando dal 1920 al 1943, i destinatari calano di numero perché, crescendo, i suoi figli perdono l’innocenza di chi aspetta ogni 25 dicembre i doni dall’arzillo vecchietto (“Credo che questa sarà l’ultima volta che appenderai la tua calza”, scrive). Però vedere come Tolkien intratteneva i suoi bambini rispondendo alle loro letterine nelle vesti di Babbo Natale scalda il cuore. Lettura perfetta per questo periodo.

The Christmas Truce: Myth, Memory and the First World War
di Terri Blom Crocker (2015)
Con “tregua di Natale” si intende una serie di cessate il fuoco ed episodi di fraternizzazione nella terra di nessuno lungo il fronte occidentale della I guerra mondiale, avvenuti tra la vigilia di Natale del 1914 e l’inizio dell’anno successivo. Questo evento, reso celebre da tante opere, viene qui analizzato dall’autrice in chiave molto critica nei confronti delle suddette opere (romanzi, saggi, testi teatrali, film, documentari). In sostanza, la visione della “tregua” (e della guerra) che si è affermata, soprattutto dagli anni ’60, è questa: i soldati, vittime di interessi politici e carne da macello per una guerra senza senso, si ritrovarono a fraternizzare con il nemico, scoprendolo molto simile a sé; la pericolosità di questi episodi, diffusi lungo tutto il fronte, fece intervenire gli ufficiali, che punirono severamente i responsabili e ordinarono di non ripeterli più, per timore che lo spirito bellico venisse meno. Crocker smonta sostanzialmente questa visione punto per punto, e lo fa servendosi di una minutissima e corposissima bibliografia (analizzando però solo l’esercito britannico), ma anche con una certa prolissità e pesantezza. Forse sarebbe stato meglio limitarsi a un articolo su rivista. Tuttavia, è innegabile per la chiave di lettura che offre di un evento che, seppure mitizzato, rimane importante e singolare, e lo fu ancora di più per chi lo visse.


By the way, se per queste festività volete fare o farvi un regalo, c’è questo libro bellissimo che consiglio a tutti. Non è a tema natalizio, ma è proprio fico.
Le due lune e altri racconti storico-fantastici

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10 risposte a LIBRI: Proposte di lettura natalizie… ebbene sì, ci sono cascato pure io

  1. Nick Shadow ha detto:

    Dei «Vangeli apocrifi» ho l’edizione Einaudi curata da Marcello Craveri nel 1969, poi ristampata più volte… sono letture molto interessanti, effettivamente meglio dei vangeli veri, in cui si avverte un “editing” assai pesante…
    Ehrman è uno studioso fantasticissimo!

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    • Aussie Mazz ha detto:

      Sì, però spesso le narrazioni negli apocrifi sono davvero bizzarre…

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      • Nick Shadow ha detto:

        Oh, sicuro!
        Per me anche i canonici sono un taglia e cuci di più storielle del tutto assurde…

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      • Aussie Mazz ha detto:

        Be’, insomma, i contenuti morali e filosofici dei canonici mi sembrano su un altro livello, raramente negli altri ho trovato messaggi altrettanto stimolanti come spunti di riflessione o anche solo un po’ strutturati. Ovviamente rimane un mio parere.

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      • Nick Shadow ha detto:

        Ah, io i canonici li trovo contraddittori: in una riga si dice una cosa, nella successiva si dice l’esatto contrario (e credo sia una caratteristica della loro composizione composita: la cosa è comune ad altri libri biblici del vecchio testamento, vedi il Levitico o la stessa Genesi, in cui sono evidenti le almeno tre tradizioni giustapposte più che sovrapposte)…
        a quel punto io preferisco la pura fantasia degli apocrifi (che, in certi posti, sono rimasti accanto ai canonici per molto tempo), naturalmente a mio gusto…

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  2. Altro che annoiare, hai messo sul piatto proposte non scontate e interessanti. The Xmas truce è perfetto come regalo per mio marito. Grazie!!

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  3. MarianTranslature ha detto:

    Sinceramente anche io non sono di solito ben disposta ai post a tema, ma la verità è che, alla fine, si rivelano interessanti e utili non solo per l’occasione, in questo caso natalizia. Pertanto, ben vengano! Mi sembra una lista interessante e non scontata.

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  4. Pingback: LIBRI: Opere di L. Frank Baum “Oz-related” | Delirium Corner

  5. tanadeilibri ha detto:

    L’idea di consigliare la Bibbia è bellissima, mi ha fatto sorridere un sacco per quanto sia vero quello che dici 😁
    Mentre è davvero tenero Tolkien che inventa le lettere da Babbo Natale, che bellissimi regali per dei bambini.

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