Il Parque Nacional Bernardo O’Higgins deve il suo nome all’eroe (di origini irlandesi) delle guerre di indipendenza della nazione cilena.
La sua superficie è di oltre 3 milioni e mezzo di ettari ed è collocato nella provincia Última Esperanza, che è tutto un programma e ha un nome bellissimo.
Situato a non troppa distanza da Puerto Natales, in genere è raggiunto in barca partendo da questa cittadina.

Al parco nazionale Bernardo O’Higgins si possono scorgere i picchi del Torres del Paine in una foschia che dà l’idea di un quadro romantico.
La navigazione, effettuata tra canali e fiordi, è decisamente suggestiva, anche se le temperature e il vento possono rendere non troppo gradevole la permanenza sul ponte. Occorre un’oculata divisione del tempo tra le foto e l’ammirare le bellezze all’esterno e un recupero del calore corporeo all’interno.
Per chi come me non ha mai visto paesaggi di questo tipo, si è trattato di un’esperienza notevole, ma penso che anche chi sia più avvezzo potrà ritenersi soddisfatto.
La zona è ancora (per fortuna, mi viene da dire) poco collegata con la civiltà, tanto che i visitatori sono piuttosto scarsi, nonostante la bellezza del posto.
Se si è fortunati è possibile avvistare condor, cormorani e otarie: si tratta di animali così tipici del posto che alcune zone prendono il nome da loro.
Non mancano inoltre tracce umane lungo il percorso, in particolare ranch, alcuni dei quali risalgono all’epoca della frontiera, fine Ottocento.
Come già detto relativamente al Cile, la cucina non è male; nei suddetti ranch, in particolare, cercheranno di servirvi il loro tipico agnello patagonico (non differisce granché da un qualsiasi agnello).

Ghiacciaio Serrano.
L’attrazione principale del parco sono i ghiacciai Balmaceda e Serrano, situati a livello del mare. Credo sia solo questione di tempo prima che il riscaldamento globale li faccia sparire, come è già accaduto ad altri nel medesimo parco.
Mentre il primo ghiacciaio è visibile dalla barca, per giungere al secondo è necessario compiere una bella passeggiata nella foresta, respirando un po’ di aria pura e chiedendosi perché in piena estate ci siano 12°.
Non sono sicuro che sia possibile effettuare escursioni in autonomia, ma i tour sono ben organizzati e occupano buona parte della giornata.
Non so voi, ma io mi sono divertito un sacco durante questa esperienza. Le guide hanno poi offerto un drink servito con ghiaccio del Serrano. Nel mio cubetto era anche rimasto incastrato del terriccio.
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Che bello. Tutto il Cile mi ispira un sacco *_*
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