LIBRI: Il grande Belzoni

di Walter Venturi

Grande BelzoniOggi vi parlo di una graphic novel (ogni fumetto corposo e con copertina rigida lo è, giusto?) italiana incentrata sulla vita e le opere di Giovanni Battista Belzoni. Pubblicato per la prima volta nel 2013 da Sergio Bonelli Editore, è stato riproposto quest’anno, in occasione della mostra a lui dedicata.

Per chi non lo conoscesse, Belzoni (1778-1823) fu un pioniere dell’archeologia, che cercò e scoprì tombe e templi in Egitto. Alto più di due metri e molto forzuto, si dedicò anche al circo, a Londra, ed ebbe nozioni di ingegneria idraulica. In un’epoca in cui era ancora possibile sapere qualcosa di quasi tutto (e non quasi tutto di quasi niente, come oggi), un personaggio così irruento e desideroso di azione non poteva che cimentarsi in vari campi. George Lucas si è ispirato a lui per realizzare Indiana Jones.
Benché oggi i suoi metodi di ricerca appaiano obbrobriosi – l’archeologia non era ancora una scienza meticolosa – le sue scoperte rimangono importanti e degne di essere ricordate. La fama di questo personaggio, tuttavia, non è tanta quanto probabilmente meriterebbe. A fare un po’ di luce sulla sua figura ci prova anche Il grande Belzoni.

Il fumetto si legge con incredibile scorrevolezza, quasi non mi sono accorto di aver raggiunto le 200 pagine (sulle 280 complessive) in una serata. La vita dell’esploratore è un po’ romanzata, come inevitabile in un’opera che deve prima di tutto intrattenere, anche se cerca di restare ancorata alla verità storica. Probabilmente, quindi, Belzoni tra queste pagine mena le mani ed elargisce proiettili più di quanto è lecito supporre che abbia realmente fatto.
Vengono presi in considerazione sia i viaggi di scoperta sia la sua vita quotidiana prima e dopo le ricerche in Egitto. In particolare, si dà molta importanza al rapporto con la moglie Sarah, irlandese conosciuta a Londra. In un uomo come Belzoni, bisognoso di nuovi orizzonti e di gloria, non sempre è facile conciliare la vita sentimentale con il bisogno di fuggire da una realtà che gli appare angusta e soffocante. Il dramma di un uomo che si sente limitato dal grigiore e dall’anonimato di una vita londinese è ben reso sia dalla sceneggiatura che dalla resa delle espressioni.
I disegni sono infatti ottimamente realizzati, in particolare ho trovato davvero efficaci e di impatto quelli riguardanti l’esplorazione del fiume Niger.

Consiglio questo romanzo a fumetti a chi abbia voglia di immergersi in una tematica forse un po’ insolita per gli standard di questo tipo di pubblicazioni e con innegabili pregi, oltre che a chi voglia conoscere meglio questo personaggio rimasto un po’ nell’ombra.

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