FILM: 5 western sulla vendetta che meritano

Possiamo negarlo, ma uno dei motivi per cui il western piace(va) è la possibilità, per il protagonista che ha subito un torto, di trovare giustizia. Solo che quest’ultima non sempre viene messa in pratica dalla legge. La vendetta è senza dubbio un tema cardine di molte pellicole di genere, e può essere più o meno motivata, più o meno comprensibile, più o meno riuscita. Oggi vi propongo alcuni film, tra i tantissimi, che ne hanno fatto il tema centrale.

Revenge western 01I due volti della vendetta
One-Eyed Jacks, 1961, Stati Uniti, regia di Marlon Brando
Un fuorilegge viene tradito quando un suo compagno di furti lo lascia arrestare e fugge con il bottino. Inevitabilmente, durante tutto il tempo trascorso in prigione, Rio ha desiderato ardentemente vendicarsi e inizia a farlo appena evaso; dall’altra parte, Dad ha passato il tempo nel terrore di un ritorno dell’ex-complice e si è rifatto una vita come sceriffo.
Marlon Brando, in genere davanti e non dietro la macchina da presa, può contare su un buon cast ad affiancarlo: Karl Malden, Katy Jurado, Ben Johnson… Non è una brutta prova, né a livello di regia né di recitazione e la storia si presenta interessante sia per la parte legata all’azione sia per l’introspezione psicologica; ci si chiede, infatti, quale debba essere il ruolo della vendetta nella vita di una persona e quanto questa debba essere l’unico scopo o se non sarebbe meglio cercare di ricominciare da capo.
Inizialmente il film doveva essere affidato a Kubrick (avrebbe fatto centro anche in questo genere cinematografico, come in tutti gli altri?), ma devo dire che nelle mani di Brando non mi ha deluso e che, sebbene non molto famoso, è un buon prodotto.

Revenge western 02I lunghi giorni della vendetta
I lunghi giorni della vendetta, 1967, Italia/Spagna/Francia, regia di Florestano Vancini
Mi vedo costretto ad inserire almeno uno Spaghetti western per il semplice fatto che hanno come fulcro la vendetta per buoni 2/3 delle produzioni totali (ok, ho sparato la percentuale a caso, ma sono davvero tanti), soprattutto quando si parla di quelli di serie B. I lunghi giorni della vendetta, in ogni caso, ritengo possa considerarsi di livello accettabile.
Sostanzialmente è una versione western di Il conte di Montecristo: un uomo imprigionato ingiustamente riesce ad evadere ed è intenzionato a farla pagare ai suoi accusatori, che stanerà ad uno ad uno.
Giulianno Gemma, noto nel cinema di genere nostrano, è il volto principale di questa pellicola non priva di stranezze e curiose scelte stilistiche: ad esempio, ci si serve di trucchi basati sull’utilizzo di fili per azionare pistole di nascosto; inoltre, lo sceriffo adopera la propria stella come uno shuriken. Trovate da film ridanciano con Sartana che però si inseriscono tutto sommato bene anche nella tematica seriosa di questa pellicola. Significativa la durata: 2 ore, che però filano lisce senza particolari sofferenze per lo spettatore.

Revenge western 03Impiccalo più in alto
Hang ‘Em High, 1968, Stati Uniti, regia di Ted Post

Hanno fatto due errori. Hanno impiccato l’uomo sbagliato e non hanno portato a termine il lavoro.

Questa la tagline del film e questo il suo incipit. Sembra anche comprensibile che qualcuno accusato ingiustamente di furto di cavalli e scampato incredibilmente alla morte decida di vendicarsi di chi lo ha bistrattato.
L’intera trama sostanzialmente si regge su questa premessa, e non è sbagliato dire che, in generale, i revenge western presentano delle storie piuttosto semplici e poco intricate.
In questo caso, nonostante tale deficit, Ted Post fa un buon lavoro ed intesse una storia avvincente capace di alternare i momenti di azione a quelli di suspense, in cui il protagonista (Clint Eastwood) cerca di trovare e individuare le persone che lo hanno impiccato. Per farlo, si fa nominare sceriffo e in veste legale può portare avanti la sua missione personale, oltre ad altri compiti di pubblica utilità (ma sempre legati al grilletto).

Revenge western 04Lo straniero senza nome
High Plains Drifter, 1973, Stati Uniti, regia di Clint Eastwood
Ecco di nuovo Clint Eastwood, stavolta anche alla regia. Qui interpreta un pistolero che giunge in un piccolo paesino i cui abitanti sono terrorizzati dall’imminente arrivo di tre fuorilegge che intendono vendicarsi per il periodo trascorso in prigione a seguito del furto di oro. Dato che ha già mostrato le sue abilità con le armi, lo straniero viene ingaggiato per la difesa della città, con la promessa di poter fare, sostanzialmente, ciò che gli pare e avere ciò che vuole.
Personalmente non ho amato molto questo film: forse l’ho trovato troppo tetro e lungo ma, soprattutto, “esagerato” in alcuni momenti narrativi, un po’ troppo surreale. Devo però riconoscergli una certa originalità e capacità di intreccio. Con il trascorrere dei minuti, infatti, si vengono a scoprire aspetti segreti e misteriosi sia della cittadina che dello straniero: d’altro canto, i cittadini paiono non aver raccontato tutto, mentre il protagonista non ha proprio raccontato alcunché. L’enigmatico finale è forse la scelta narrativa più azzeccata.
Pur con i suoi difetti, per essere la seconda prova registica di Eastwood con un lungometraggio, è piuttosto riuscita.

Revenge western 05Caccia spietata
Seraphim Falls, 2006, Stati Uniti, regia di David Von Ancken
Liam Neeson e Pierce Brosnan sono i principali – e se vogliamo gli unici con un minutaggio discreto – attori di questo film, che è realmente ed esclusivamente incentrato sul tema della vendetta. Gideon (Brosnan) è inseguito da anni dall’ex-ufficiale confederato Carver (Neeson), che ha tutta l’intenzione di ucciderlo.
Assistiamo qui ad un totale annichilimento della propria vita personale a vantaggio del solo desiderio di vendetta. Carver ha rimasto poco di umano e lo stesso vale per Gideon, troppo impegnato a fuggire per dedicarsi ad altro.
La caccia, lunga anni, permette di mostrare scontri e inseguimenti in varie zone del Paese, con climi estremi e variegati, spesso aspri, ma che non impediscono a Carver di continuare la propria missione. Questa varietà di ambienti è intrigante perché, oltre ad essere scenograficamente accattivante, rende l’idea della totalità della vendetta, estesa ad ogni luogo e senza confini. Pur di ottenerla, si è disposti anche a sacrificare se stessi.
Il film è a mio avviso un po’ sottovalutato; anche se riconosco che non si tratta di un’opera eccezionale, penso che possa avvincere sufficientemente per le quasi due ore di durata.

Avete visto qualcuno di questi film?

Per l’elenco complessivo dei sotto-generi western che sto trattando. —> Qui.

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2 risposte a FILM: 5 western sulla vendetta che meritano

  1. Pingback: DELIRI GENERICI E FILM: Presentazione di un’iniziativa inutile | Delirium Corner

  2. The Butcher ha detto:

    Dei film che hai parlato conosco bene le due pellicole con Clint Eastwood e I lunghi giorni della vendetta. Gli altri invece non li ho mai visti. Un buon motivo per rimediare!

    Piace a 1 persona

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