ドラゴンボール超 ブロリ, Giappone, 2018, regia di Tatsuya Nagamine
In questa settimana, contrariamente alla mia media di articoli, vorrei parlarvi di una serie di film che ho visto recentemente, molti dei quali non saranno propriamente da cinema d’essai. Partiamo subito con uno di questi: Broly.
Elementi positivi intrinseci al film.
Se dovessi riassumere in una riga questo film, direi così: è un film per tornare bambini ammirando botte ignoranti. Naturalmente la questione è un po’ più complessa, ma credo che la sostanza sia questa: per quanto possa essere accattivante anche per un pubblico più giovane e per i neo-fan di Dragon Ball, la pellicola colpirà senza dubbio di più gli aficionados di vecchia data, quelli come me che sono cresciuti ai tempi delle VHS e hanno già una certa età sulle spalle, quelli che attendevano con esaltazione ogni episodio giorno per giorno. E questo è senza dubbio il suo principale punto di forza.
Fare leva su Broly, un personaggio molto amato ma mai ufficialmente parte del “canone”, è stata una mossa azzeccatissima. Io stesso, lo ammetto, ho un debole per questo saiyan tutto muscoli (no homo). Come se non bastasse, la nuova caratterizzazione che gli è stata attribuita è a mio avviso molto riuscita, così come intelligente è stato il maggiore soffermarsi sul suo passato tragico.
Anche da un punto di vista grafico, Broly supera la prova, con alcune scenografie davvero di impatto.
Elementi negativi intrinseci al film.
Come sempre in Dragon Ball, devono esserci botte da orbi. Qui, però, forse si è un tantino esagerato, nel senso che buona parte del minutaggio è dedicato allo scontro finale. Vero è, però, che anche la parte più riflessiva e rivolta al passato riceve un buono spazio. Forse, nel complesso, avrei preferito vedere più tempo dedicato allo scontro tra Broly e i due saiyan assieme che agli uno contro uno, che invece – tra l’inizio della battaglia e il finale – costituiscono quasi tutto il tempo dedicato a quest’ultima.
Se prima ho accennato agli aspetti positivi della grafica, devo però specificare qui che questa è saltuaria nel suo livello qualitativo: alcune scene ed espressioni dei personaggi mi sono parse piuttosto grezze. L’elemento peggiore, però, è per me la colonna sonora, molto poco azzeccata.
Elementi positivi derivati dalla saga Dragon Ball Super.
Premetto che non ho praticamente visto la serie animata, ma sto leggendo il manga che esce saltuariamente, perciò non ho visto il “torneo del potere”. Tuttavia ciò è sufficiente per seguire il film senza grossi rischi spoiler e senza alcun problema di comprensione della storia. Soprattutto se si hanno alle spalle i vecchi film.
Super, rispetto alle altre serie, calca maggiormente la mano su alcuni elementi psicologici e ha dato una nuova svolta alle battaglie. Se prima si trattava semplicemente di “arriva un nemico più forte, noi siamo più forti ancora e lo sconfiggiamo”, ora la soluzione alle minacce non di rado non è così grossolana, ma prevede sviluppi più interessanti. Tanto per fare un esempio, ogni tanto i protagonisti perdono, cosa che in DB e DBZ era semplicemente surreale da concepire. Inoltre, anche i personaggi più deboli hanno acquisito un ruolo maggiore.
Anche qui si è stati in grado di bilanciare bene tra lo spirito classico dell’anime e il tocco di novità degli ultimi anni.
Nel bene o nel male, Broly è un riassunto di “come è fatto Dragon Ball”, nel senso che vi si coglie la sua quintessenza.
Elementi negativi derivati dalla saga Dragon Ball Super.
L’aspetto peggiore, che se vogliamo è una quisquilia, ma che proprio non riesco a mandare giù, è il fatto che le trasformazioni dei saiyan coprano ormai tutto lo spettro della luce visibile. Ho amato moltissimo La battaglia degli dei – tra le altre ragioni – proprio perché il Super Saiyan God non era, inizialmente, una trasformazione vera e propria. Da quando è diventata tale (e già questo non mi entusiasma), i capelli e l’aura dei personaggi sono diventati di ogni colore: avrei di gran lunga preferito che, per fare un esempio, si seguissero varie sfumature di rosso.
L’altro grande bug di Super è che ormai i livelli di potenza sono al di fuori di ogni possibile controllo e non ho proprio idea di come si potrà riuscire a gestire queste scale di grandezza senza sfociare nel ridicolo. In realtà alcuni esempi sono già stati forniti, e per ora ci si è riusciti a mantenere sul filo del rasoio dell’accettabile, ma chissà.
Complessivamente, è probabile che se non siete amanti di Dragon Ball – oppure lo siete ma siete anche particolarmente nostalgici del passato – il film vi faccia schifo. Se invece riuscite a farvi conquistare dal suo stuzzicarvi i ricordi, trascorrerete un po’ di tempo in totale relax. E comunque, lo ribadisco, Broly è un personaggio che spacca (in tutti i sensi…).
Broly è stato ucciso nel primo OAV negli anni 90, poi è misteriosamente tornato illeso nel secondo film (poi ucciso da una tripla onda energetica di Goku, Gohan e Goten), poi clonato e distrutto nel terzo film. Non ho visto il nuovo film, ma mi chiedo come diavolo l’hanno fatto tornare in vita.
Sono stato un fan di DB/DBZ da piccolo (e lo sono ancora, credo), ma non capisco come la Toei e lo stesso Toriyama non hanno rispettato la timeline imposta dalla fine di Z: normalmente, ogni criminale della Terra è rimasto in Inferno e quindi Garlic non può essere presente in GT e Super, e nemmeno il Red Ribbon Army (e quello che ha creato). Se fossi parte dello staff di produzione dei cartoni, avrei imposto una nuova serie con una minaccia esterna a tre facce (tipo Infinity Wars): un nemico potentissimo (per Goku, Vegeta e Junior), un’altra minaccia un po’ più debole per Goten, Trunks e Gohan che funge da mentore (e per riabilitarlo, perché dopo Cell è diventato ridicolo) e un altro problema per riabilitare Crili, Yamsha, Ten Chin Han e C18, inutili dopo il periodo di Cell.
Ma è così, il dio denaro ha le sue esigenze e si fa delle cose nuove con le vecchie serie…
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Be’, il GT è a tutti gli effetti NON opera di Toriyama, quindi non lo valuto. 😅 E poi era parecchio bruttarello.
Garlic non mi pare compaia in Super e in ogni caso anche lui non è un personaggio canon.
Per quanto riguarda Broly, non si tratta di un “sequel”, ma di un “reboot”. Il film non ha niente a che fare con i precedenti, ha solo qualche somiglianza. Però questa volta l’opera ha l’approvazione (e l’intervento) dell’autore, quindi è parte del canone.
Da quello che ho letto finora di Super, personaggi come Govan e Crilin hanno comunque un po’ di ruolo ma, come dicevo nel post, non ho visto l’anime, quindi devo ancora arrivare al termine della serie. Non sono d’accordo con tutto quello che hanno scelto di fare in Super, come avrai notato, però non lo butto neanche via integralmente. 🙂
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