LIBRI: Messaggio

di Fernando Pessoa

MessaggioUn’opera intrisa di lirismo, enfasi e orgoglio nazionale. Pessoa descrive le grandi imprese compiute in passato dalla sua nazione, il Portogallo, soffermandosi con prudenza politicamente corretta più sulle esplorazioni che sulle conquiste, più sulla vittoria sull’ignoto che sugli indigeni. Consapevole che ormai quei giorni sono passati – scrivendo a inizio Novecento quando, pur rimanendo vari territori in Africa, la colonia brasiliana se n’era andata da un pezzo – vede nel Portogallo comunque un grande Paese, che a suo dire sarà responsabile del risveglio culturale europeo, un faro e una guida. E lui, che evidentemente difettava un po’ in modestia, è l’uomo prescelto per portare a tutto ciò, il Messia.
Il poema si compone in realtà di varie poesie, tutte molte corte, illustranti ciascuna un personaggio importante della Storia portoghese o un evento. Vedere esaltate figure storiche che ho ammirato molto, come Dom Henrique, mi ha trasmesso una certa esaltazione, non lo nego.
Il linguaggio non è sempre semplice, ma decisamente evocativo. Non è improbabile ritenere questo libro sciovinista, ma penso sia comunque possibile apprezzarlo per la capacità di trasmettere un senso di grandezza e di ammirazione. Basti pensare alla poesia Il mostro, in cui il timoniere di una nave dialoga con una mostruosa creatura marina, affermando con orgoglio che lui non è più solo un uomo, ma incarna i desideri di dominio sul mare dell’intera nazione, e che, più che il mostro, a guidarlo è il volere del suo sovrano.

Qui al timone io sono più che io: / un popolo che vuole il mar che è tuo; / e più del mostro che l’anima mia teme / e rotea nelle tenebre alla fine del mondo, / la volontà comanda, che mi lega al timone, / del Re Don Giovanni Secondo!

E, sempre, c’è il mare, che insieme al Portogallo è il protagonista dell’opera. Pericoloso, misterioso, maestoso, affascinante: il mezzo tramite cui si rivela la bellezza e tramite cui il Portogallo ha avuto la sua gloria.

Dio al mare pericolo e abisso ha dato / ma è in esso che il cielo ha rispecchiato.

Infine, ecco come nazionalismo e mare si fondono in quello che per me è uno dei passaggi più belli, Cippo:

il mare limitato sarà greco o romano: / il mare illimitato è portoghese.

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