Contrariamente a quanto fatto finora, stavolta parlo di un fumetto. Nella fattispecie, di quella serie a mio parere bellissima che fu PKNA, a cui seguì PK2 e la cui trama, negli ultimi anni, è stata ripresa da PKNE (PK New Era). Per chi ha la mia età – qualcosa in più o qualcosa in meno – non è difficile che PK costituisca un importante elemento di divertimento e intrattenimento della propria infanzia. Una serie Disney per molti aspetti fuori dal canone Disney, che ha saputo farsi amare da molti lettori e che, proprio grazie al seguito di cui ha goduto, è stata ora rispolverata. Non voglio entrare nel merito della bellezza delle nuove storie, ma limitarmi semplicemente a rivangare alcuni dei momenti per me più belli della saga (che attualmente è in fase di ristampa con il nome di PK Giant). Non ho la pretesa di fare una vera Top10 dei numeri per me più belli, dato che sarebbe difficilissimo scegliere tra tanta qualità, ma desidero rispolverare con altri eventuali aficionados alcuni dei momenti che mi hanno emozionato di più.
Il copyright di tutte le immagini dell’articolo è della Disney, che spero non me ne abbia se faccio un po’ di pubblicità ad un suo prodotto.
Ovviamente, per chi non ha letto la saga, è pieno di SPOILER.
PKNA #0 (PK Giant #1): EVRONIANI; cominciamo con quella che è la frase più celebre di Pk, che rivela come dietro alla maschera dell’eroe ci sia pur sempre il papero qualunque. Non posso non partire con il numero che ha segnato l’inizio della serie. Ancora un po’ grezzo, forse, dato che la saga doveva prendere piede e raggiungere la maturità editoriale (non si era sicuri che avrebbe avuto successo e sarebbe realmente proseguita). Tuttavia, ha già molti degli elementi cardine: il formato, lo stile grafico, l’umorismo, le nuove tecnologie e ovviamente gli evroniani. Un avvio indispensabile.
PKNA #2 (PK Giant #5): DUE; la comparsa di Due ha qualcosa di epico. Il modo in cui annuncia la propria esistenza è ricco di frasi enfatiche. Per non parlare del momento in cui, poco dopo, dichiara a Pk “Ti lascerò a stagionare nel mio dimenticatoio”, espressione che mi è rimasta impressa e ho continuato ad utilizzare fino ad oggi.
PKNA#5 (PK Giant #8): RITRATTO DELL’EROE DA GIOVANE; anche la fine di un nemico può essere toccante: qui Odin suggerisce a Pk di lasciare andare Grrodon; nel complesso, uno dei migliori numeri della serie, per me, grazie ai numerosi nuovi personaggi introdotti, ai colpi di scena, ai paradossi temporali, al villain (che a mio avviso è stato rovinato nella PKNE), all’umorismo, eccetera. Inoltre, per la prima volta, PK fa un salto nel futuro, con tutte le novità del caso. Insomma, se non è al primo posto in assoluto, ci va vicino.
PK #7 (PK Giant #10): INVASIONE!; questa serie è anche umorismo; l’apice lo raggiunge probabilmente nei dialoghi tra Pk e Uno.
PKNA #10 (PK Giant #13): TRAUMA; bellissimo numero per tutta una serie di motivi: innanzitutto un cattivo che, pur essendo, in teoria, solo un tizio da botte da orbi, si rivela interessante e ben caratterizzato; poi, i dialoghi accattivanti e divertenti, quando non riflessivi e profondi, ma sempre azzeccati; in terzo luogo, il Pozzo: non credo di dover specificare altro; graficamente parlando, è un capolavoro; infine (ma probabilmente ci sarebbero altri aspetti da analizzare), entra in scena Gorthan, uno dei personaggi più amati della serie.
PKNA#14 (PK Giant #17): CARPE DIEM; l’inizio di questa storia è incalzante e credo che la tavola (ma tutto il prologo in generale) sia molto efficace nell’introdurre la problematica che si dovrà affrontare nel corso delle pagine; non so se sono l’unico ad aver avuto questa sensazione. “Carpe Diem” è, comunque, al di là di questa osservazione, un ottimo numero.
PKNA #20 (PK Giant #23): MEKKANO; bellissima pagina del titolo (se la gioca con “Crepuscolo”), che fonde l’azione a citazioni – motivate e sensate – a “Il piccolo principe”; non credo di poter chiedere di più ad un fumetto; anche il numero in sé non è affatto male.
PKNA Speciale 98 (PK Giant Double Special): ZERO BARRA UNO; bellissimo numero speciale che si sofferma sul passaggio tra la precedente vita del classico Paperinik e la nuova saga (e le nuove minacce) di Pk, interrogandosi, tra l’altro, sul rapporto con i personaggi abituali che fanno parte dell’universo di Paperino; qui, la toccante scena di “commiato” con Archimede.
PKNA#22 (PK Giant #25): FRAMMENTI D’AUTUNNO; difficile affermare che questo numero non sia poesia; una storia un po’ macchinosa, forse, ma che nulla toglie al fascino del cattivo (e uno degli aspetti pregevoli di PK è che, pur senza sminuire buoni, i cattivi sono davvero ben realizzati). Altre frasi epiche sono “Guardatevi attorno, signor Paperinik. Il mondo è già mio!”, “L’amore non si crea in un laboratorio” “Chi l’ha detto? Io ci sono riuscito!”, “Quanto sapere è contenuto in una pagina e quanta vita in una foglia? Conoscenza e vita. Ho avuto tutto, tranne una cosa. Immensa. Unica. Irraggiungibile”.
PKNA #37 (previsto PK Giant #40): SOTTO UN NUOVO SOLE; sempre in tema di feels, non si può ignorare la fine di uno dei personaggi più amati della serie, Xadhoom (ripescato nella PKNE). Dopo un’avvincente trilogia, si giunge all’epico epilogo.
PKNA #43 (previsto PK Giant #46): TEMPO AL TEMPO; un’altra tavola spesso citata quando si parla di feels è questa, nella quale si pone fine ad un altro grande ciclo delle avventure dell’eroe, quello relativo ai viaggi nel tempo. Ma anche “Il giorno che verrà” e “Niente di personale”, sempre legati a tale tema, non scherzano quanto a momenti toccanti.
PKNA #46 (previsto PK Giant #49): NELL’OMBRA; altra scena epica ed enfatica di un numero che presenta ripetutamente queste caratteristiche; Zoster ordina ai mondi di inginocchiarsi di fronte al suo nuovo potere, che però non sarà in grado di controllare; storia molto interessante anche per i personaggi di contorno, alieni che – muniti di una specie di ragno gigante fagocita-pianeti – lasciano intuire parecchi elementi avvincenti cui si accenna solo: “L’ultima Haga, il parassita. Piegati di fronte al suo ventre fecondo”. Numero molto “adulto”.
PKNA #48 (previsto PK Giant #51): LE PARTI E IL TUTTO; numero lasciato in sospeso per un po’ e che si è deciso di collocare come penultimo della serie di PKNA; a mio avviso, bellissimo: conclude la saga di Due e fornisce una serie di spiegazioni su eventi non ancora narrati; azione, sentimenti, bella sceneggiatura e bei disegni; uno dei miei preferiti.
PK2 #1: DUCKLAIR (previsto come PK Giant #54); nel primo numero della seconda serie si assiste al tristissimo spegnimento di Uno, che per me è uno dei momenti più toccanti di tutta la saga. PK2 non ebbe il successo di PKNA, vuoi perché la storia non fu esposta nei tempi e nei modi migliori, vuoi per la troppa impazienza dei lettori, tuttavia ha delle idee – e dei momenti – davvero significativi. Questo primo fra tutti.
Le scene epiche, piene di feels, comiche e meritevoli per un qualsivoglia motivo non si esauriscono certo in questa breve carrellata. Anzi, invito chiunque a procurarsi la serie e a rimediare a questa sua eventuale mancanza nelle proprie letture! Spero che, per chi invece è già a conoscenza di questo capolavoro, rivedere alcune vignette della saga sia stato un piacevole revival.
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